Storia della Struttura
In località Raganella, nella campagna saccense a pochi chilometri dal centro di Sciacca, troviamo un’antica costruzione risalente al fine dell’400, come è testimoniato da un’antica finestra quadrata dagli spigoli smussati simile a quelle presenti a Sciacca in alcuni palazzi nobiliari dell’epoca.
La costruzione, fino al 1800 apparteneva alla Chiesa del Purgatorio e fu proprio qui che, nel 1618, un frate laico del Convento di San Francesco d’Assisi volle fondare una casa degli orfani dove gli orfanelli venivano a passare le vacanze estive.
La costruzione comprende anche una Torre coronata da 12 merli a coda di rondine da dove è possibile ammirare un verde paesaggio di ulivi secolari e viti e più in là lo splendido azzurro del Mediterraneo.
Entrando nel baglio, sulla destra, c’è un interessante pozzo dello stesso periodo della Torre.
La casa Torre Santangelo è una delle poche ben conservate nell’agro saccense.
La torre in origine era isolata e nei secoli successivi sono stati costruiti ed appoggiati in tutti i quattro lati diversi fabbricati.
Nei primi anni del ‘600 venne costruito alla sinistra della torre il refettorio degli orfanelli al quale si accedeva attraverso un piccolo ingresso.
Di fronte all’abitazione, c’è un secolare albero di quercia molto grande; vicino ad esso vi è una vasca con lavabo, alimentata da una falda acquifera naturale che fuoriesce dall’insenatura posta sotto una collinetta.
L’acqua è fatta affluire, tramite un canale artificiale, al suo interno. Un colonnato, formato da cinque colonne in pietra del luogo dalla forma quadrata, abbellisce questa vasca e un tempo, questo colonnato, sorreggeva un pergolato.
La casa Torre Santangelo è una delle poche, se non l’unica, esistenti nell’agro saccense, meglio conservata.